Referendum:fra slogan ed informazione

Si avvicina la data del 4 dicembre e i dibattiti fra fautori e detrattori della riforma costituzionale si susseguono a ritmo incalzante, nella generalità dei casi coloro che si esprimono in modo contrario lo fanno in maniera argomentata e puntuale, mentre i sostenitori del sì si limitano a ripetenere fino allo stremo quelli che ritengono i punti di forza della loro propaganda. Agiscono adottando una classica tecnica di persuasione utilizzata nelle campagne pubblicitarie, esprimersi attraverso semplici slogan, che solletichino i bisogni e gli istinti dell` ascoltatore e lo inducano ad accettare in maniera acritica la tesi offerta. Dire poche cose, offrirne una veduta parziale e circoscritta, che sia in grado di mascherarne la falsità e ripeterle all` infinito, questa è la tecnica adottata da questi imbonitori. In un contesto caratterizzato da malcontento e disprezzo nei confronti delle istituzioni e da una persistente crisi economica, i promotori di questa riforma sono riusciti abilmente ad includere uno di questi slogan nel questito referendario e molti elettori dinanzi alla affermazione circa la “la riduzione del numero dei parlamentari” e del “contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni” saranno naturalmente tentati ad esprimere il loro assenso. Le parole ri...

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