il decalogo di Saviano

Quando si affronta la questione dei migranti sembra che si contrappongano opposte tifoserie con commenti ed affermazioni isteriche, parziali con una connotazione propria del fanatismo religioso, questo approccio impedisce una corretta analisi del fenomeno e sconfina o nella insofferenza con caratteri xenofobi ed intolleranti espressa mediante insulti da una parte, o nella analisi, parziale, sprezzante, altezzosa e saccente dall’ altra, quest’ ultima sta generando una pericolosa contrapposizione ed inducendo sentimenti di ostilità ed intolleranza anche in coloro naturalmente inclini alla accoglianza e al rispetto interraziale, mentre tanti italiani si vedono negare aiuti e mezzi di sussistenza essendo abbandonati alla miseria e alla disperazione. Questi sono generalmente ignorati dai benpensanti opinionisti indifferenti alle loro angustie e sofferenze, ma prodighi nei confronti di coloro che, sedicenti profughi, giungono in Italia.i Anche uno scrittore stimato come Saviano, ha abbandonato il rigore giornalistico e l’ esame obiettivo e veritiero dei fatti e si è fatto portavoce ed interprete di questa propaganda nei confronti di una dissennata, incontrollata e pericolosa onda migratoria. Le sue argomentazioni appaiono deboli, superficiali, parziali e poco veritiere. Lo scrittore asserisce di smontare le presunte bufale sull’ immigrazione ed afferma che: 1. non è vero che i migranti percepiscano 35 € al giorno: questo fatto è noto alla stragrande maggioranza, tuttavia è indubbio che il costo sia spropositato e costituisca un allettante invito ai lupi famelici che si annidano non solo nei contesti malavitosi, ma anche in quelli clientelari. Un semplice calcolo lo avvalora in maniera inequivocabile, non so se è noto a Saviano che molte famiglie monoreddito, e che quindi hanno già la fortuna di averne uno, circostanza oggi per nulla scontata, sono costituite da marito, moglie e due minori, i quali vivono mediamente con circa 1300 € al mese. La stessa ipotetica famiglia di migranti costa allo Stato 4800 €. Ogni commento e puntualizzazione è superflua. Inoltre molti di loro spesso arrotondano ed incrementano i loro introiti “operando” nelle reti del lavoro sommerso ed illegale o sfruttando l` atteggiamento pietistico indotto dalle stridule fanfare della solidarietà a senso unico, offrendosi ad esempio di riportare i carrelli della spesa ed intascando a quanto mi risulta cifre significative, spesso superiori a quelle ottenibili con una normale giornata di lavoro. 2. Le cooperative che gestiscono i migranti hanno legami con la mafia: indipendentemente dal fatto che due casi di interferenze e ingerenze mafiose nell’ ambito della gestione dei migranti, non sono da sottovalutare e che i fenomeni di corruzione e malversazione attinenti alla accoglienza dei migranti hanno coinvolto numerose altre realtà ...

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